GDPR, PRIVACY, COOKIES BANNER E SICUREZZA DI NAVIGAZIONE

 

Italia, fanalino di coda per la #sicurezza delle reti sia Private che Pubbliche. Non è una buona notizia.

Gli addetti ai lavori affermano che se da un lato, tanto si sta facendo per alzare la sicurezza di navigazione, dall’altro un vero interesse sulla “sicurezza dei dati sensibili” in rete non desta ancora preoccupazione.

A questo punto urge rivedere i dati.

Non trapelano molte notizie dalle aziende interessate da un #ransomware, ma troviamo dati allarmanti pubblicati dai Professionisti che si occupano della materia, più che sufficienti per destare un po’ di preoccupazione ed iniziare a pensare ad alzare la sicurezza informatica degli apparati aziendali.

Quali situazioni sono da osservare

·     Piccole e Medie Imprese sono più vulnerabili ed amate dagli hacker

·     Cliniche private, siti di enti Pubblici ed aziende nazionali sono i più colpiti

·     Il 60% delle aziende che hanno subito un attacco informatico falliscono nei 6 mesi successivi.

Tutto questo non è una novità per nessuno, allora perché l’Imprenditorel’Amministratore pubblico, i componenti dei CdA di aziende partecipate o di servizio come I.N.A.I.L., ENEL S.p.A., i responsabili dei siti degli Albi Professionali, le grandi Associazioni d’Impresa e potrei continuare a lungo, che hanno già subito attacchi di “avvertimento” non si preoccupano di alzare le sicurezze agli accessi?

Perché in Italia, questo argomento è ancora TABU’

Divertendoci, per modo di dire, a mettere sotto #scansione un po’ di #sitiweb aziendali e di Enti pubblici, abbiamo notato che più del 74%  dei siti esistenti sul web non ha il #gdpr /Cookies Privacy aggiornato.

Come mai questa poca cura dei dati del proprio lavoro?

Il Professionista e l’Imprenditore italiano pensano di avere problemi ben più urgenti della sicurezza si navigazione all’interno dei loro siti.

 

GDPR, PRIVACY, COOKIES BANNER E SICUREZZA DI NAVIGAZIONE

 

Potrebbe essere vero, allora ti pongo una domanda:

Nel momento in cui i tuoi siti vengono presi di mira si verificano queste situazioni:

·     Vengono scaricati tutti gli indirizzi mail, dati di contatto ed altre notizie contenute nel CRM aziendale riguardanti processi di lavorazioneprogetti in essere o futuri, ogni notizia salvata nei cloud

·     Vengono copiate e /o bloccate le password di accesso a tutti oppure solo ad alcune parti dei sistemi aziendali

·     Viene richiesto un riscatto oneroso per liberare i sistemi, che, nel frattempo, sono stati copiati e TU, Professionista ed Imprenditore, difficilmente dormirai tranquillo se non provvederai immediatamente al cambio di ogni sistema operativo della tua impresa o ufficio.

·     Alcuni contattano tutti i tuoi Clienti e Fornitori chiedendo loro un riscatto per non mettere i loro dati sensibili in rete

Davvero pensi ancora che a Te non succederà mai nulla?

Vediamo le soluzioni attuabili in breve tempo

Dopo tante notizie negative, ti puoi chiedere: ma c’è soluzione a questo problema più grande di me?

Certamente, vediamo insieme le azioni principali per mettere in sicurezza i sistemi della tua azienda o ufficio:

·     Aggiorna continuamente i dati del GDPR Privacy e del COOKIES banner del tuo sito

·     Rivolgiti ad un Professionista del settore, non fidarti del fai da Te, scegli le soluzioni più “strette”

·     Richiedi un “#penetrationtest” dei server che ospitano i tuoi dati

·     Metti in sicurezza i sistemi interni aziendali e di lavoro se hai un’ufficio professionale, oltre quelli forniti di norma con i servizi di cui ti servi.

·     Usa password molto lunghe e complesse ovunque, cambiale almeno ogni 15 giorni

·     Ricorda che l’accesso preferenziale è da un indirizzo mail amministratore

Ecco, mi auguro che facendo la scansione dei siti italiani a giugno, il numero dei quelli “non sicuri” sia notevolmente sceso, sarebbe un segnale molto positivo per la nostra crescita, come Paese e come Professionisti.

Italy Digital Managers