La politica al servizio del networking

  • Se è vero che non esiste attività imprenditoriale che non sia, in qualche modo, influenzata dalla politica, possiamo affermare che anche il networking non dovrebbe  sfuggire a questa regola. 
  • Purtroppo, la politica non si  è ancora accorta di quanto questa realtà- molto diffusa- sia importante nello sviluppo del tessuto economico e sociale del Paese.

Perché la Politica dovrebbe essere al servizio del  Networking ? Per una serie di ragioni molto importanti per l’economia e per la salvaguardia di  tutti coloro che praticano questa attività basata sul proprio Capitale sociale e relazionale.

 

  1. La prima ragione è che le società che organizzano il networking  non possono nascere come funghi- e sparire come neve al sole- ma devono avere un background che giustifichi tale attività, come ad esempio:
  • un’esperienza decennale, dimostrabile, da parte del fondatore del Network nell’attività di Networking professionale;
  • l’obbligo di iscriversi ad un Organo- che ancora manca- che emani determinate regole per poterne fare parte e avere così un riconoscimento giuridico che dia Fiducia agli iscritti e a coloro che usufruiscono dei servizi erogati da questa società;

 

  • 2. La seconda ragione riguarda i Networker cioè  coloro che praticano l’attività devono avere l’obbligo di far parte di un Ordine professionale- che ancora manca- che ne disciplini il comportamento e valuti i requisiti ( nessuna condanna, nessun fallimento, nessun pignoramento e i bilanci della propria azienda in ordine )

Alla luce di queste poche ma incisive Regole, l’attività di Networking, acquisirebbe una valenza tale per cui gli effetti a livello socio economico in termini di volume del proprio business, fatturato aziendale, tasso di occupazione , innovazione aziendale  e quindi di ricchezza per il Paese, risulterebbero di gran lunga superiori a quelli attuali con la concreta  possibilità di dare vita a valide e solide Reti aziendali capaci di fronteggiare la concorrenza e la turbolenza dei mercati e permettere quindi al sistema Italia di gareggiare ad armi pari con le economie più sviluppate.

Mi rivolgo quindi, alla Politica italiana affinché sappia Osservare ed Ascoltare quanto di nuovo gli imprenditori italiani sanno fare per il loro business e per il loro Paese: mettere a disposizione il proprio Capitale relazionale in un’ottica strategica.

 

Stefano Staderoli