E’ a partire dal 2000 che le aziende si sono rese conto che la logica che governa le decisioni delle persone, in primis dei consumatori non è più quelle che si pensava fosse e cioè la razionalità. Infatti durante questi ultimi vent’anni si è venuta a creare una maggiore consapevolezza sui meccanismi che regolano il cervello e in particolare le emozioni e di questo dobbiamo dire grazie alle scoperte da parte delle neuroscienze.

Le emozioni sono infatti alla base del processo di decisione dei consumatori.

Da questa premessa, il segnale per le aziende, i pubblicitari, i venditori, e per coloro che si occupano di MKT è chiaro: ” occorre parlare ai consumatori in modo diverso, abbinando contenuti razionali ad altri emozionali, decantando i pregi di un prodotto, ma anche raccontando storie che richiamino i vissuti profondi “. Ecco quindi che grazie a questa inversione da parte del MKT, ” il profitto sarà sempre più generato dai contenuti emotivi degli stessi prodotti “.


Le aziende, quindi, diventeranno proprietarie di storie sui prodotti e sulle marche piuttosto che proprietarie di prodotti e inseriranno i loro prodotti e servizi all’interno delle storie esistenti. L’auspicio è che nei prossimi anni sempre più aziende sappiano porre le emozioni al centro del loro modo di operare sul mercato per conquistare nuovi clienti.
E’ a questo proposito che noi imprenditori troviamo utile far parte di una Community di altri imprenditori come la Vetrina delle Professioni in cui le relazioni umane intraimprenditoriali, danno vita a quelle sensazione ed emozione che sono la vera miccia che fa partire il processo d’acquisto dei nostri prodotti e servizi.

Stefano Staderoli

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