OPEN INNOVATION.
Affinché, gli iscritti, giustifichino l’impegno che la Vetrina delle Professioni richiede nell’ambito del networking, è necessario che questa esperienza incentivi ciò che oggi è ritenuto vitale per la propria attività imprenditoriale: l’innovazione.
Ovviamente tutti pensano che per ottenere questo obiettivo, sia necessario soltanto il capitale finanziario e quello tecnologico, anche se queste due forme di capitali si possono acquisire e scambiare sul mercato in una logica di domanda e offerta.
Peccato che questa realtà- basata su questi due capitali- sia cambiata e non permetta più di ottenere l’innovazione come si faceva un tempo.
Oggi, le aziende, le organizzazioni e i singoli individui sono costantemente collegati tra di loro; il mondo attuale è un mondo ecosistemico e basato sulle reti fisiche e digitali, dove non ha più molto senso parlare di competizione, bensì di coopetizione e nel quale le aziende non possono innovare in modo isolato, ricorrendo solo ai capitali sopra menzionati, ma devono interagire con il mondo esterno e dare vita a scambi di informazioni.
Ecco quindi che un nuovo paradigma di innovazione in antitesi a quello chiuso sta prendendo forma: l’Open Innovation, un paradigma che sta radicalmente modificando il modo in cui le aziende raggiungono la competitività in quanto si tratta di un approccio più collaborativo e decentrato del processo di innovazione, rispetto a quello del passato.
In questo nuovo paradigma, l’innovazione è aperta, sfrutta cioè l’esperienza, la tecnologia e il know how di soggetti esterni all’azienda: i colleghi del power team di un network. A questo proposito, La Vetrina delle Professioni, ha fatto suo questo concetto, fin dalla sua nascita, e oggi al suo interno sono già nati 3 Power Team:
- P.T dei servizi informatici;
- P.T della consulenza legale;
- P.T dell’edilizia.
Questo è il concetto di Open Innovazione, un’innovazione ottenuta grazie allo sfruttamento del Capitale Relazionale dell’imprenditore coinvolto nel processo.
Perché questo? Perché lo sviluppo e la formazione di relazioni tra singoli individui sono vantaggiosi per la crescita e il successo dell’innovazione in quanto identificano nuove opportunità e competenze.
Tutto ciò significa che la fonte di vantaggio competitivo e innovativo non può che risiedere nel capitale relazionale costruito grazie agli eventi di networking.
A questo proposito vi suggerisco di leggere il libro di Tyler Cowen: Talento . L’autore spiega come il capitale relazionale ancora prima di quello fin azionario, è la risorsa che fa la differenza in quanto il talento creativo è lo strumento correlato alla capacità di stringere e coltivare relazioni.
A questo proposito vorrei ricordare che i veri talenti non sono solitari, ma si rafforzano insieme agli altri – Power Team- trasformando le loro imprese in realtà aperte e plurali.
Concludo dicendo che la chiave per il successo, in termini di innovazione e competitività, consiste nella gestione del flusso di informazioni: per compiere grandi cose è necessario il confronto con l’altro e mai restare soli; i Power Team della Vetrina incarnano questo assioma!
Buona lettura;
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